Mi è saltato l'ennesimo adattatore. Il sesto. Ne compro un altro, mi sono detta, carico giusto i cellulari e domani, dopo la doccia, potrò asciugarmi i capelli!
No.
Non funziona di nuovo.
E alle mie amiche sì. Why?
Tra l'altro vivo con tutti uomini e neanche, dico, annoverarne almeno uno, uno soltanto, con qualche nostalgia sessantottina o marleyiana!?
-"Sorry, could you lend your hairdryer?"
-"What? Noouu! I'ven't!" Alzando gli occhi alludendo alla propria crapa rasata... mmmh, effettivamente...
Cosa faccio. Prima di tutto bestemmio. Ne uso una sola a ripetizione che menziona il grande capo: e che valga per tutte le altre! Vado poi alla reception del residence, con la neve che scende dal cielo, due gradi sotto lo zero e, ovviamente, i capelli bagnati. Lamento la mia sesta vittima ma non avevano l'asciugacapelli. Mi resta solo di andare al flat di Rut, che avevo bidonato la sera prima per andare alla partita di football. Le ore 10,00 erano abbastanza mattutine.
Suono, mi apre il suo coinquilino di colore (rasato completamente) che visibilmente avevo buttato giù dal letto: "Rut?" mi indica la porta, ma ci provo lo stesso "Do you have an hairdryer no? ...no, mmh, ya, 'm sorry!"
Neanche a dirlo, storce la bocca e torna a dormire.
Pronto, buongiorno è la sveglia! cantavano i Pooh, ma ormai lì mi sa che mi odiano tutti... A parte gli scherzi sono tutti molto carini con me, non potevo trovarmi meglio e sono tutte persone stradisponibili.
Io invece sono stata yellata nell'elettricità. A questo punto mi basta non morire nel sonno per un cortocircuito. Morte infelice, quasi come quella di Cirano.
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